venerdì 30 maggio 2014

Latte biologico: una chimera in Puglia? E’ così difficile produrre latte biologico?

Il latte rappresenta uno degli alimenti più importanti per i fabbisogni dell’essere umano, dalla nascita fino all’età adulta. Studi scientifici della Gran Bretagna hanno messo a confronto i valori nutrizionali del latte biologico con quello tradizionale. Il vantaggio di quello biologico,  e quindi degli animali allevati biologicamente, sta nella concentrazione di nutrienti. I metodi di produzione tradizionali forniscono integratori dietetici minerali, mentre negli animali allevati biologicamente il metodo di produzione dipende principalmente dal contenuto dei minerali del suolo. I risultati hanno dimostrato che i minerali contenuti nel latte biologico hanno generalmente livelli inferiori rispetto al latte tradizionale. Il latte biologico è privo di agenti tossici, di antibiotici ed è molto più ricco di acidi grassi essenziali come gli omega 3. Non solo: i livelli di vitaminaE e di beta carotene (che nel nostro corpo viene convertito in vitamina A) superano abbondantemente il 50%.


Senza contare le condizioni in cui le mucche vengono allevate. Di fatto le mucche “bio” vengono allevate in modo naturale pascolando in prati incontaminati senza pesticidi e alimentate con prodotti naturali quali erba, fieno o cereali. Il latte biologico diminuisce il rischio di malattie cardiovascolari; del resto le persone che scelgono alimenti biologici sono sempre più numerose, perché ne capiscono l’utilità nella salvaguardia della salute.
Nella zootecnia biologica pugliese questo prodotto ha invece un ruolo marginale, testimoniato dallo scarso numero di allevamenti biologici sul territorio regionale. In ogni caso, le principali specie allevate sono ovini, bovini (da carne e da latte) e caprini. In Puglia sono poche le aziende di produzione di latte biologico perché per ottenere risultati simili a quelli tradizionali occorre un’organizzazione aziendale molto particolare, basata su un’ampia disponibilità di manodopera, terra e capitali.
La produzione di alimenti per il bestiame in proprio consente di ridurre l’uso di mangimi biologici che al momento sono troppo costosi rispetto a quelli convenzionali. Le aziende che non hanno questi requisiti difficilmente possono gestire un allevamento biologico in modo imprenditoriale. Per questo motivo molte aziende con superfici certificate biologiche preferiscono realizzare buoni profitti dalla vendita delle produzioni vegetali biologiche anziché convertire la parte zootecnica della propria azienda. Più agevolati sono gli allevamenti da latte alimentare in montagna, molto più vicini al biologico che hanno ottenuto l’aumento del guadagno del loro prodotto senza investimenti eccessivi. Quindi il sistema di produzione biologica è al momento accessibile a un numero limitato di aziende.
Un’azienda produttrice di latte biologico e derivati in Puglia è “La Querceta”, localizzata a Putignano, in provincia di Bari. L’azienda è ormai da anni impegnata sia nella produzione e vendita di prodotti biologici locali, sia nella sensibilizzazione verso un’alimentazione sana nel pieno rispetto dell’ambiente.
Inoltre, l’ottimo rapporto qualità-prezzo insieme alla scelta di una filiera corta permettono a tutti di accedere ai prodotti “Querceta”, prodotti di alta qualità, sani e naturali.

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