Le biomasse sono sottoprodotti organici agricoli, che una volta erano considerati solo degli scarti, dei rifiuti: oggi rappresentano una nuova fonte di energia pulita!
“Il settore del biogas è altamente competitivo e solo chi investe con continuità in innovazione può mantenere la sua posizione di vantaggio" ha sottolineato il dottor Massimo Borielli, general manager della società A.R.T.E.A. in merito allo sviluppo dell’energia da biogas.
A.R.T.E.A, con sede Trinitapoli (Foggia) è un’azienda che abbiamo visitato durante l’anno scolastico in corso, che vanta oltre un decennio di esperienza nella progettazione, costruzione e gestione di sistemi integrati per la produzione di biogas. È una società agricola specializzata nella coltura da biomassa con il fine di produrre biogas.
Ma come avviene la produzione di biogas? Letame, liquame, pollina, scarti vegetali, sottoprodotti agricoli ma anche colture, quali silo mais, frumento, sorgo, granella, in combinazione con liquami e letami, sono ottime materie prime, che prima vengono pesate e poi convogliate in un apposito contenitore chiamato fermentatore. Possono essere utilizzati, inoltre, scarti dell'industria agroalimentare. Nel periodo di stoccaggio, mediamente di due anni, le sostanze naturali si degradano completamente eliminando la parte restante di acqua, attraverso il processo di evaporazione e senza l’utilizzo di microrganismi aggiunti.
Nel fermentatore, in assenza di ossigeno e a temperatura controllata, la sostanza organica passa direttamente allo stato gassoso, da cui si ottengono biogas, calore e digestato.
- Il biogas è depurato e convertito in energia termica (calore) ed elettrica grazie a un cogeneratore, da cui si ottiene principalmente il metano il quale, assieme all'anidride carbonica è il principale costituente del biogas.
- Il calore è utilizzato per il riscaldamento dei locali dell'azienda.
- Il digestato, cioè prodotto di scarto, è utilizzato come fertilizzante organico biologico nelle coltivazioni aziendali, la cui qualità è di gran lunga superiore al letame. Il digestato viene impiegato e venduto per evitare la desertificazione dei terreni tipici delle nostre zone e anche per recuperare gli ettari di terreno delle colture che non riescono a crescere con le normali tecniche colturali.
“Negli ultimi anni abbiamo investito in ricerca e sviluppo circa il 3,5% del nostro fatturato e impegniamo 11 persone sul fronte tecnico e biologico per migliorare costantemente i nostri impianti”.
Un altro obiettivo di questa società è di ridurre l’inquinamento di emissioni di gas-serra, reimpiegando l’anidride carbonica ottenuta dalla fermentazione e idrogeno dall’elettrolisi dell’acqua, in modo da ottenere ulteriormente altro metano da utilizzare come energia elettrica. Un simile strumento rappresenta una novità assoluta e offre numerosi vantaggi come la produzione di una energia pulita da fonte rinnovabile, il miglioramento dell’economia delle aziende zootecniche e/o agricole, le minori emissioni di gas-serra con una loro migliore gestione in atmosfera. L’energia prodotta giornalmente è di 180 KW termici, l’equivalente di…...
Per la realizzazione di un impianto da 100 kW sono sufficienti tre settimane con un impianto avviato, dimensionato e concepito su misura, perfettamente integrato all’azienda. L’impiantistica è ai massimi livelli. Le prestazioni di efficienza sono vicine al 100%.
I piccoli e medi allevatori Italiani hanno dunque una grande opportunità, e per di più vicino a casa, diventando alleati dell’ambiente e raggiungendo una fonte di guadagno giorno dopo giorno.
Arianna Schena III B
Francesca Girolamo IV B
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